Tematica Rettili

Chelus fimbriata Schneider, 1783

Chelus fimbriata Schneider, 1783

foto 35

Phylum: Chordata Bateson, 1885

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Reptilia Laurenti, 1768

Ordine: Testudines Batsch, 1788

Famiglia: Chelidae Gray, 1825

Genere: Chelus Duméril, 1806


itItaliano: Mata mata

enEnglish: Mata mata

frFrançais: Matamata

deDeutsch: Fransenschildkröte, Mata-Mata

spEspañol: Matamata

Descrizione

Misura fino a 45 cm di lunghezza del solo carapace, per un peso che può sfiorare i 15 kg: queste misure ne fanno una delle tartarughe d'acqua dolce di maggiori dimensioni (superata solo dalla tartaruga Arrau, Podocnemis expansa), sicuramente la specie più grande della sua famiglia. Veduta laterale della testa.A prima vista, la mata mata appare come un animale piuttosto bizzarro, con numerose caratteristiche che la rendono immediatamente distinguibile da qualsiasi altra specie di tartaruga d'acqua dolce. La pelle, di colore giallastro-bruno più o meno scuro a seconda della popolazione presa in considerazione, è interamente ricoperta di escrescenze carnose, con funzione di mimetizzare il più possibile l'animale con l'ambiente circostante. La testa è assai grande e presenta forma triangolare, larga ed appiattita: ai due lati del cranio sono presente due "ali" carnose triangolari, riccamente innervate, la cui funzione è tuttavia avvolta nel mistero. Gli occhi (dotati di tapetum lucidum, anche se la vista della mata mata è estremamente debole) sono piccoli e posti lateralmente nei pressi dell'enorme bocca, assai larga e munita di barbigli laterali. Il collo è assai lungo, per permettere all'animale di raggiungere la superficie senza doversi muovere dal fondo: a tal fine l'animale possiede anche un maso allungato a forma di proboscide, sulla sommità del quale sono poste le narici. Il carapace, di colore generalmente bruno-olivaceo, è formato da tre file verticali di placche a forma di piramide ed ha i margini dentellati: i margini mostrano evidenti anelli di crescita, che permettono di determinare facilmente l'età dell'animale. È interessante notare che il carapace delle popolazioni dell'Orinoco ha forma ovale, mentre nelle popolazioni amazzoniche esso tende ad assumere forma rettangolare. Negli esemplari più anziani, il carapace è completamente ricoperto di alghe, in modo tale da mimetizzare ulteriormente l'animale. Le zampe, corte e forti, sono munite di piccoli artigli e sono tutte palmate. La coda appare piuttosto lunga e si assottiglia man mano che si procede verso la sua parte distale. I maschi hanno piastrone di forma concava e coda più lunga e robusta rispetto alle femmine, che dal canto loro a parità d'età raggiungono dimensioni maggiori ed hanno un collo più lungo: tali differenze, però, sono assai poco marcate e risulta piuttosto arduo riconoscere i due sessi. Di giorno rimane nascosta nel fango tra la vegetazione dei bordi degli stagni. Di notte si avventura nell'acqua e rimane in appostamento sul fondo. Al passaggio di larve di anfibi, piccoli pesci e piccoli invertrebati, spalanca di colpo la bocca creando un piccolo risucchio che porta le vittime direttamente nell'esofago. La femmina scava una buca profonda circa 20 cm lontana dalla riva, al sicuro dalle inondazioni. Vi depone da 10 a 20 uova che ricopre con la terra smossa. Dopo circa 3 mesi le uova si schiudono e i piccoli salgono in superficie e si dirigono verso gli stagni.

Diffusione

Bacino amazzonico e nell'Orinoco, pertanto il suo areale comprende Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname, Guyana Francese, l'Ecuador ed il Perù orientali, la Bolivia settentrionale ed il Brasile: è inoltre diffusa sull'isola di Trinidad, mentre non sono andati a buon fine i tentativi di introduzione della specie in Florida, sebbene voci insistenti mormorino della sua presenza nell'area di Pembroke Park. Il suo habitat ideale è costituito dalle acque dolci calde e non eccessivamente profonde (al massimo un metro e mezzo), con fondo fangoso o limaccioso ed abbondante vegetazione fra la quale mimetizzarsi.


00371
Stato: Kingdom of Cambodia
00702 Data: 13/06/1995
Emissione: Tartarughe e testugini
Stato: Azerbaigian